VISIONI SERENE
Orchestra Filarmonica Campana
Damian Martinez, violoncello
Nurhan Arman, direttore
Programma dettagliato:
Franz Joseph Haydn
Concerto per violoncello e orchestra in do maggiore n. 1
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 4 in sib maggiore op. 60
INTRODUZIONE
L’ultimo concerto della stagione 2023/2024 prevede un programma che omaggia due fari del classicismo musicale: Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven.
I due oltre ad essere correlati dal periodo storico hanno contrasti e relazioni notevoli a partire dal fatto che Haydn fu maestro di Beethoven.
Il loro incontro avvenne a Bonn nel 1792, Beethoven in quell’occasione ebbe modo di sottoporre uno dei suoi lavori ad Haydn che ne rimase talmente colpito da accettare di dargli lezioni a Vienna.
Haydn all’epoca era il più importante rappresentante vivente del classicismo e quindi della tradizione compositiva e nel 1790 aveva raggiunto il culmine della sua carriera.
I due compositori furono in un certo senso come lo Zenit e il Nadir del classicismo, ma una cosa li accomunava entrambi: l’amore per la forma sonata. Haydn dunque insegnò a Beethoven i segreti della forma sonata.
Gli insegnamenti di Haydn, tuttavia, furono fondamentali per Beethoven e questo si percepisce nitidamente nella sua scrittura.
I brani scelti per l’ultimo concerto rappresentano per entrambi una sorta di visioni artistiche interiori più serene, specialmente la Quarta Sinfonia di Beethoven che ci parla di uno sguardo al passato, alla storia:con quel suo ripercorrere, con ostentata sicurezza, i cammini indicati appunto da Haydn.