Martedì 19 agosto
Chiostro di S. Maria del Rifugio
Piazza San Francesco, 1
La Junta escondida - La storia del Tango
Giampaolo Costantini bandoneon
Leonardo Spinedi violino e chitarra
Franco González Bertolino viola
Massimo Ceccarelli contrabbasso
Riccardo Balsamo pianoforte
Musiche di Astor Piazzolla, Osvlado Pugliese, Julián Plaza, Enrique Francini Atilio Stampone, Héctor Mele, Anselmo Ajeta e Gerardo Rodriguez
Quello che viene comunemente chiamato tango argentino, che dovremmo probabilmente definire “rioplatense”, è in realtà un coacervo di cultura, musicalità, un insieme di esperienze provenienti dagli ambiti più variegati, che dopo essersi fuse esplodono fino a tornare alla propria origine in forma modificata se non addirittura rafforzata. Se nel ‘900 Buenos Aires aveva accolto e integrato espressioni musicali provenienti da gran parte dell’Europa, fondendole con quel tango che ha origini misteriose, forse caraibiche, forse addirittura africane, oggi sembra restituire al mondo questa che, per i suoi appassionati, è un’esperienza coinvolgente, a tratti totalizzante.
Nel breve periodo dalla sua nascita La Junta Escondida si è subito dimostrata una delle più importanti formazioni del panorama tanguero. Si esibisce frequentemente nelle milonghe e per importanti manifestazioni, tra le quali quelle organizzate dall’Accademia di S. Cecilia in Roma, il Festival “Tones on the Stones” e Salone Margherita a Napoli.
Di recente hanno pubblicato il loro primo album ufficiale “Iracundo” che è stato presentato su Rai Cultura e per i 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla la “Suite Punta del Este”, per la prima volta arrangiata ed eseguita in formazione di tango, pubblicata in formato vinile.
La Junta Escondida è composta da musicisti di formazione accademica, impegnati stabilmente in attività concertistica con importanti istituzioni del mondo artistico nazionale, uniti dalla comune passione e dalla conoscenza di questo particolare linguaggio musicale che è il tango.
Il programma proposto ripercorre i molteplici aspetti di questa arte, dalle origini ai tempi nostri, dal “canyengue” al “tango nuevo”, passando dalla “epoca de oro” attraverso una sorta di viaggio temporale, oltre che geografico.